I germi new wave generano creature dall’aspetto mutevole, dipende un po’ dalla voglia di mostrarsi, esagerare o piuttosto implodere in un percorso introspettivo dove la sezione ritmica trascina mentre la voce profonda e pulita nuota nel mood malinconico ma mai nero. Così è per questa band dal suono arioso e lineare, influenzata dalla scena eighties inglese e dall’immaginario russo che ispira gli ultimi due brani dedicati al celebre cosmonauta Gagarin e ai protagonisti di “Delitto e Castigo”, in un percorso piacevole e simil pop per la sua immediatezza. Il brano più riuscito è certamente “Raskol’Nikov//Sonecka”, dritto, cangiante, giocato tra il post punk teso e un divenire ammiccante, mentre il resto è tutto molto più semplice: “Rooms” ha un ritornello carino con un principio darkwave che si ammorbidisce poi, “Flowers” trascina col suo modello da hit radiofonica, rock sporcato da cupezze nervose, “Gagarin” è una purple ballad adatta ad accompagnare l’avvicinarsi dei sogni.
Esordio discografico per i La//Haine, “Moon” è in sostanza un buon ep che, prodotto come si deve, curando i suoni e gli effetti, potrebbe tranquillamente trovare il suo spazio nel panorama a tinte oscure cui aspira.
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