Giovane rapper (soli 23 anni) di Potenza. Le tematiche tipicamente hip hop e sempre le stesse in tutti i pezzi, il flow è buono. Non male per un esordio.
Un'altra produzione KickOff! Recordz, già nota come l'etichetta di Madness e compagnia: il disco di cui vi parliamo oggi si chiama "Codice a barre" ed è ad opera di J-One, giovanissimo rapper di Potenza (appena 23 anni) al suo primo lavoro ufficiale. Il codice a barre del titolo è relativo al fatto che si tratta del primo album che l'mc mette in vendita, a differenza dei suoi precedenti lavori che erano invece in free download.
Per essere il progetto di un ragazzo giovane, cresciuto in una città in cui il confronto con altri rapper non è particolarmente fitto – la Basilicata non ha una grande tradizione in materia di hip hop – bisogna ammettere che i risultati sono piuttosto sorprendenti. Innanzitutto J-One ha un ottimo gusto per i beat, che suonano classici ma non ingessati, grazie anche a qualche incursione in suoni dubstep e limitrofi: li firma quasi tutti personalmente, curando anche mix e master, perciò, a maggior ragione, chapeau. Anche l'aspetto del rap è molto curato: un approccio non particolarmente eclettico ma solido e potente, un buon uso della voce e del flow e un talento spiccato per i ritornelli, che sono particolarmente incisivi e orecchiabili ed è facile immaginare che nei live saranno parecchio canticchiati. Unica nota dolente: le tematiche sempre uguali a se stesse, che sono tipicamente hip hop (rivalsa, rap, rispetto, confronto con altri rapper) e si ripetono come un mantra per tutto il disco, cosa che potrebbe allontanare un po' gli ascoltatori più avvezzi ad altri generi. Insomma, un lavoro ancora un po' ingenuo, i cui angoli sono ancora da smussare, ma tutto sommato un ottimo esordio.
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La recensione Codice A Barre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-16 00:00:00
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