Una brutta copia di Max Pezzali che incrocia i Bee Hive.
Per quanto possa sembrare il contrario, a me non piace ascoltare musica brutta. Nè tantomeno mi piace scrivere parole brutte sulla musica brutta. E non mi piacere usare troppe volta la parola "brutta". Ma Delle deve perdonarmi se non riesco a dire altro se non che la sua musica è brutta. Niente di personale, ci mancherebbe. E dispiace martoriare tutti gli sforzi compiuti, ma qui c'è davvero poco da salvare. Pop-rock italiano anni novanta con chitarre di plastica, melodie scolastiche, testi qualunquisti. Fondamentalmente una brutta copia di Max Pezzali che incrocia i Bee Hive. Fine. Niente altro da dire. Mi dispiace.
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La recensione IL MIO MOMENTO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-07-03 00:00:00
COMMENTI (4)
Favoloso! semplicemente favoloso!!!!!! GRAZIE davvero :) giuro! sapere che canzoni che ho scritto e arrangiato a 15/18 anni vengono solamente descritte come BRUTTE che è opinabile, è semplicemente fantastico!!! è solo un incentivo a fare meglio, anche perchè si vede che non hai molto orecchio su come vengono effettuati gli arrangiamenti/basi, ma anche per te ci sarà ancora tanta strada prima di comprendere il vero significato della parola critica! ad ogni modo ancora grazie davvero!!! :)
colin, cosa vuoi di più? alessandro ha detto che il disco è brutto, se vuole fermarsi dove si è fermato credo sia meglio così per tutti. e poi la recensione è sempre soggettiva, non credi?
questa recensione è invece il paradigma della pressoppochezza degli aspiranti "recensori" di queste pagine.
non credo nemmeno per carenze linguistiche, sebbene non mi pare di leggere motivazioni profonde o articolate, ... forse più per superficialità.
e mancanza di riflessioni accurate su le attività svolte.
calarsi i panni del "giudicante" e farlo senza nemmeno provare ad esulare dalla banale ed inutile dicotomia del "brutto" vs. "bello" è segno di scarsa intelligenza. Almeno si premetta il carattere puramente soggettivo della rifrazione all'ascolto, in modo da lasciare al lettore la possibilità di capire che si trova di fronte al solito esercizio di egosfogo personale.
(di gran lunga più squallido di qualsiasi album di bassa qualità).
adoro queste recensioni stronca sogna. grande alessandro!