Pop e new-wave con qualche inaspettato risvolto indie-rock
A mio parere la sperimentazione con la musica elettronica resta sempre un buon mezzo per proporre qualcosa di nuovo. Gli Honey più che sperimentare pescano dal passato, tra sonorità fine anni ’80, dagli albori della house music (“When the Boy”) al pop di George Michael (“We Can Delight”). Campionatori d’altri tempi fanno spazio a chitarre e classiche melodie new-wave (“Let Me Down“ l’esempio migliore). Ma proprio mentre pensavi di ascoltare di disco per nostalgici quarantenni, esce dal mazzo “The Contact” e cambia tutto: un brano dal sapore contemporaneo, indie-pop orecchiabile e radiofonico, leggero ed estivo. Funziona e potrebbe davvero indicare una nuova strada per questa band di Domodossola. Si, perché in “Brian’s Night Fever” c'è tanta preistoira elettronica di cui non si sente il bisogno, quando abbandonano il loro aspetto vintage piacciono sicuramente di più. A loro la scelta.
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La recensione Brian's Night Fever di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-12-20 00:00:00
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