Buona la tecnica per un rock classico, diviso a metà tra USA e UK, manca un po' di personalità.
Questo EP è la colonna sonora perfetta per le sere afose dell'estate italiana. Un disco da finestrini bassi e sigaretta. "Niente si fermerà" è il primo brano e fin dal primo attacco costringe l'ascoltatore a tenere il ritmo col piede, la batteria è convinta e il ritmo incalzante.
Procedendo con l'ascolto si riconosce immediatamente l'attitudine che gli Esperia hanno saputo costruirsi dopo tanti anni insieme. Il disco è in qualche modo più intimo del precedente album, e i suoni risultano più ricercati. La voce di Andrea Rossi è graffiante e capace di ottime armonie (apprezzabile nella versione acustica di "Luci Riflesse", piacevole ballata a metà tra la costa statunitense e quella nostrana). Gli arrangiamenti risultano spesso azzeccati e orecchiabili, anche se a volte eccessivamente ricchi e leggermente stucchevoli ("Tutto in un attimo").
Le influenze sembrerebbero evidenti, con i grandi maestri del rock americano (Springsteen in primis) e d'oltremanica (il chitarrista Andrea Marchetti possiede senz'altro più di un album degli AC/DC), ma si sentono anche assonanze con Negrita e Litfiba. il risultato è molto più che discreto e manca, forse, soltanto un po' di coraggio in più, una scintilla: trovare qualcosa che li caratterizzi e differenzi dal resto, perché a livello tecnico i punteggi sono altissimi. Aspetto i prossimi lavori.
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La recensione Mosè di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-05-29 00:00:00
COMMENTI (6)
grazie del commento Zini...da come parli sembra che suoni con noi...forse dovremo assumerti :)
grazie per la recensione...Andrea + Esperia
grazie della recensione Mattia, forse hai ragione, a volte dovremmo "osare" di più, ma i nostri ascolti sono molto "classici" (dagli Stones, ai Pearl Jam agli Ac/Dc ecc..) e comunque ci condizionano nella composizione... Rock on !
great Mosè ! great recensione !
ebbravo Mattia ;)
Bravi, bello, yeah!