Questo è il mondo dei suoni che provengono dalle macchine, dagli elettrodomestici, dai calcolatori elettronici che intrappolano l'umanità. Una volta ascoltato, la tua vita sarà esattamente la stessa, ma avrai aggiunto allo zaino nero che ti porti in spalla una nuova esperienza di quelle strane, di quelle esistenziali. 25 minuti di sperimentazioni in ambito elettronico, prive di ritmo ma colme di glitch, di errori sonori, di scarti che Inserirefloppino (5 alto per il nome) manipola ed organizza per creare composizioni che ti entrano sottopelle, ti fanno rabbrividire. Un esempio palese è "Onda Ombra", con il suo finale "Non dimenticarmi, altrimenti mi arrabbierei" ripetuto all'ossessione. "Siamora" unisce le textures di Ryoji Ikeda a sinistri cori mantrici per creare un sabba contemporaneo. "Sub solea", figlia delle percussioni industriali di FM Einheit, cita la corrosiva critica tratta da"Stalker" di Tarkovskij. "Diu Ola" ti fonde le orecchie col rumore bianco (o rosa?) e "Mare Piena" ti incupisce a morte con i suoi drones quasi badalamentiani.
"Siamo soli ora, in fondo al mare".
Un disco profondo come lo spazio, un ascolto consigliato in vista dei troppi colori che fra qualche tempo, giusto il cambio di stagione, saremo tutti obbligati a subire. Mi piace un bel po'.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.