I Gigahearts sono un trio piemontese nato nel 2008, oscuro ed elegante nella sua essenzialità di chitarra, basso e batteria. Quest'anno giungono alla pubblicazione di questo ep, “Dharma”, disco denso d’ombre e sfumature intimiste. L’iniziale “Dio di un altro re” rimanda alla new wave italiana, Diaframma su tutti. Le successive “Il Giorno” e “Polvere” spingono invece sull’acceleratore, figlie della tradizione alternative italiana anni ’90. “Come Stai” è tra gli episodi meglio riusciti: in essa convive la poesia di una delicata ballad acustica e l’irruenza delle chitarre più sporche e pestate, vedi alla voce Marlene Kuntz. Da segnalare invece il brano “Addio non c'è” per mancanza d’ispirazione: partire dai Nirvana per finire tra tutte le brutte copie degli Afterhours che abbiamo collezionato in Italia negli ultimi vent'anni. "Nudi occhi" e "Dharma" riportano il giudizio in positivo, compatta e minimale al prima, più psichedelica l'altra.
Non è un brutto disco, si intravedono potenzialità e, sopratutto, c'è dell'entusiasmo nel suonare. Certo una migliore registrazione aiuterebbe, e forse 8 brani sono troppi, un biglietto da visita più breve avrebbe nascosto i difetti e le incertezze altalenanti tipiche degli esordi. Aspetto il prossimo disco.
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