Disco per nostalgici del genere e del viaggio verso il concertone del Primo Maggio
Se siete amanti del punk anni '90. Se siete nostalgici del pogo sotto palco nei centri sociali okkupati. Se il vostri inni parlano di erba libera, resistenza, anarchia, libertà per il compagno Tizio. Se non vi siete mai stancati della commistione di punk, ska, reggae. Se avete sempre 16 anni. E' ora di ascoltare i Collettivo 01. Band nata all'interno, appunto, della scena punk dei primissimi 2000, tornano dopo dieci anni con un full-length di dodici tracce, duri e puri nella loro scuola che tanto cara fu ai Punkreas o alla Banda Bassotti.
“Cronovendetta” è un manifesto dell'idea stessa di ritorno, a partire dal titolo, come un riappropriarsi degli anni passati, di cui anche “Il ritorno” si fa portabandiera. Gli arrangiamenti si avvalgono di organo, piano e synth (“Sono una bomba”), e i brani passano dal purissimo punk-rock (“Liberi in gabbia”) a brani dall'andamento più hardcore (“Tutto il male che c'è”).
Tutto sommato, se avessi ascoltato questo disco nel 2000, quando dormivo una notte nella palestra del liceo ed ecco fatta l'occupazione, tentavo i primi deludenti approcci alla politica di partito nella Sinistra giovanile, indossavo la kefiah ignorando le implicazioni palestinesi, invidiavo gli amici più grandi che avevano il permesso di andare al concerto degli Ska-p, e le mie paghette di un intero anno erano devolute a pagare il pullman per il concertone del Primo Maggio, beh forse avrei apprezzato molto di più questo disco. Roba per nostalgici. Roba per chi ancora ci crede. Io no.
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La recensione CRONOVENDETTA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-20 00:00:00
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