Dario Doldi si presenta con questo doppio singolo autoprodotto, uscito un mesetto fa. L’originalità del giovane cantautore milanese sta nel riuscire ad accordare influenze rock-pop di origine americana al cantautorato nostrano. La delicatezza e genuinità della voce ricorda quella di Rufus Wainwright o Damien Rice e si snoda su testi autentici, spontanei e introspettivi, in cui ognuno si potrebbe identificare. "Volerai vicino a me" contiene due tracce ("Vicino a me" e "Volerai") ed è come se rivelasse una sorta di movimento: prima si avvicina, poi si allontana. Nonostante la giovane età trapela una certa maturità: Doldi tratta in "Volerai" il tema delicato di un allontanamento dettato da un’inevitabile malattia, un brano straziante che ci fa trattenere il fiato per quattro minuti. Il messaggio rimane comunque ottimista e di speranza: un giorno migliore incontreremo, dice in "Vicino a Me"; e custodisce un posto accanto al proprio per ciò che ritiene veramente importante.
Solo due brani, da ascoltare senza respirare. Lo stile è piuttosto orginale, la scrittura genuina, ha una bella voce. Ora aspetto un disco vero e proprio.
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