Sturm und drang e rock che punta dritto allo stomaco.
Piccola rispolverata: lo Sturm und Drang è stato uno dei movimenti culturali tedeschi più importanti. Tutti vi ricorderete (spero) de “I dolori del giovane Werther” di Goethe, cosiderata l'opera simbolo di questo periodo. Vi chiederete perché tirarlo fuori, ecco, i French Wine Coca, con “I dolori del Giovane” prendono spunto proprio da questo movimento letterario. Un concept album che individua nella natura la forza devastante, con la sua sublime immagine e che analizza le emozioni umane nel nostro contesto storico.
I Nostri sono cresciuti molto dal loro primo ep “La Collera dei Polli”, che vedeva come temi centrali l’inconcludenza e la rassegnazione della loro generazione. Gli undici pezzi del nuovo disco sono più maturi e ispirati, con un sound ben studiato, anche, e soprattutto, grazie alla produzione di Marco Giuradei e Domenico Vigliotti. Si inizia con “Il tempo della guerra (rumori di Nietzsche)”: un sound compatto, una ritmica fervida e un’attitudine quasi furiosa, per poi incontrare “Aspetterò” con la sua intro che ricorda i Joy Division in "Disorder", chitarre distorte al massimo e batteria concitata e incalzante. Il tono dei testi è incazzoso, il cantare è frenetico e la metrica febbrile, prendete ad esempio “Gli Alberi” o “Scusa Amore”. Un altro pezzo degno di nota è “Stalin & Lenin”, dove si cambia completamente atmosfera e ci troviamo davanti a una chitarra quasi trasparente e immacolata, un dialogo spirituale fra due innamorati (“Ho visto la terra come una carezza, camminavamo sotto le finestre degli altri”).
Con “I dolori del giovane” i FWC hanno creato un disco che punta dritto allo stomaco e se il loro primo ep è stato un seme, direi che ora hanno raccolto molto bene. “Il tempo che il seme trascorre sottoterra è parte integrante della vita della pianta”, giusto per usare le parole di Goethe. Bravi.
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La recensione I Dolori Del Giovane di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-10 00:00:00
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