L'incipit acustico e l'attacco vocale di questo cd-r lasciano ben pochi dubbi sulle muse ispiratici di questa cantautrice(?) che presenta un'approccio decisamente interessante all'intera faccenda. E' infatti assai probabile che Cristina Donà abbia lasciato ampi segni sulla vena creativa di Cristina Ghibelli, ma tale ruolo potrebbe essere assegnato anche a Ani Di Franco, PJ Harvey e, perchè no, Jeff Buckley.
Detto così sembrerebbe di trovarsi di fronte alla solita banale derivazione e in effetti Cristina è un'artista che sta nel genere, senza cercare di stupire con voli istrionici, ma provando solo a fare belle canzoni.
Il talento è palese, l'attitudine è quella giusta e il suo canto ha doti espressive decisamente sopra la media; purtroppo le buone intenzioni non sempre regalano un risultato all'altezza delle potenzialità. Certo, le melodie acustiche lasciano un sapore tenue e gradevole, ricreando atmosfere semplici ma accoglienti, talvolta turbate nell'indole ma quasi sempre equilibrate nel proporsi. Purtroppo non tutto gode del dono della profondità e le buone intuizioni non bastano a lasciare un segno profondo, considerando che anche i testi risentono di una scrittura non sempre ispirata, con alcuni momenti di rara bellezza violentati da passaggi banali e stucchevoli.
Detto questo, è bene precisare ulteriormente che i quattro brani voce-chitarra si lasciano ascoltare con gusto, lasciando la netta impressione di trovarsi di tronte ad un'artista gia pronta per lanciarsi nel mondo discografico tra le braccia di un produttore artistico in grado di darle spessore e incisività.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-12-20 00:00:00
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