Meglio non fidarsi di quello che Andrea Dell'amore dice di sé
Non si capisce bene dove voglia andare a parare Andrea Dell’amore. Si presenta con un comunicato stampa demenziale: “Dell'Amore al momento della pubblicazione risultava disperso in un incidente aereo di ritorno alla sua residenza nelle isole Cayman, per poi essere stato ritrovato recentemente naufrago in un isola abitata da una tribù di sole donne”. Il suo Facebook è pieno di fotomontaggi tristi, di quelli che si fanno tra amici in occasione di un addio al celibato e che dovrebbero restare in qualche directory del proprio computer, possibilmente a un clic di distanza dal cestino. E poi le copertine e i video pacchiani, le considerazioni sul ruolo dei social network e sui quindici minuti di Warhol. C’è un chiaro intento ironico. Ma Dell’amore gioca un po’ troppo col cazzeggio e rischia di accreditarsi come il nuovo Checco Zalone, certo non un gran talento nel comporre canzoni.
Sembra insomma che l'autore di questo "BossaLovers" usi le surreali presentazioni per paura di mostrare il suo vero volto, quello di un bravo cantante d’amore. Ed è un peccato, perché ha un gusto tutto suo nel costruire brani gradevoli. Non c’è trash. Ci sono invece tante sfumature sudamericane, tra salsa e bossa nova, piacevoli e romantiche come un pomeriggio di siesta di fronte all’oceano (“Vita nuova”). Persino quando Dell’Amore prova il singolo radiofonico ad altissimo rischio kitch (“Prova-Mi”) il risultato resta buono. Il flop arriva solo alla fine con “Love Will Tango Our Hearts”, versione riveduta e scorretta del brano dei Joy Division. L’arrangiamento è molto bello, tanto che si poteva parlare di capolavoro se non fossero stati modificati sia il testo che il titolo. Così invece è una cafonata. Ma Dell’amore ha stile. Meglio non fidarsi di quello che dice di sé.
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La recensione BossaLovers di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-05-27 00:00:00
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