HILO Not a city, not a name EP 2013 - Pop, Folk, Acustico

Not a city, not a name EP precedente precedente

La malinconia che ti riempie la stanza. Un buon ep, certo con ampi margini di miglioramento.

Una strada asfaltata, il sole che tramonta infuocato alla tua sinistra, finestrino abbassato di speranza e con una mano sfiori l’aria fresca della fine di una giornata. Il ritorno a casa, un po’ di malinconia per quello che lasci e chissà se ritroverai. Ascoltando le quattro tracce di “Not a city, not a name EP” di Hilo, è di malinconia che risuona la stanza. Hilo non il centro abitato delle Hawaii, Hilo il progetto solista nato nel 2010 ma sbarcato dal porto livornese (è stato registrato a Castiglioncello, in Toscana) due anni dopo, quando la voce Antonio Canestri ha incontrato le percussioni e la tromba di Davide Lelli (ex membro de L’Orso e trombettista attuale dei The Please) e Davide Crescenzi, chitarra in questo lavoro.

La presenza dei fiati nei pezzi contribuisce a rendere l’atmosfera malinconica, così come i testi (“There’s no minute coming back / So just call me off again” della ballata “December”, che ha il sapore salato delle lacrime che ti rigano le guance, o ancora “Anyway there’s no chance / There’s no hope / And you can hesitate” di “An Actor”, che continua sulla stessa linea emozionale della precedente). E’ come sentire Hilo direttamente in camera tua, suonarti davanti mentre sei stesa sopra il letto con il condizionatore acceso perché, si sa, ora fa troppo caldo.

Suoni non artificiosi, onesti ma un po’ scarni, le tracce scorrono seguendo una linea fin troppo retta, senza salire mai di livello. La pronuncia andrebbe migliorata, insomma Hilo può/deve crescere, il porto da cui è partito è solo l’inizio, ora bisogna remare sul serio. 

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La recensione Not a city, not a name EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-08-23 00:00:00

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