Elettrofolk mutante per la seconda prova di UnePassante. Cambiano gli strumenti, restano le belle canzoni.
Dietro il robot c'è sempre l'uomo. Dietro gli X-men ci sono gli uomini. Dietro la fredda e “disumana” elettronica ci sono il musicista e il suo mondo. Dietro i nuovi suoni usati per l'opera seconda di UnePassante c'è sempre l'immaginario caleidoscopico di Giulia Sarno, il suo songwriting delicato e incisivo. Che stavolta si esprime fra beat e glitch più che fra arpeggi e classicismi, ma la sostanza non cambia, e la sostanza è l'umanità che sta dietro alla forma. L'umanità che ha nel cambiamento la sua unica costante. UnePassante e la sua musica sono umane e quindi cambiano, si muovono, evolvono. Si vestono di electro e di trip-hop, recuperano radici jazz e rock, non temono il pop, si spogliano e tornano acustiche. La voce di Giulia Sarno fa da collante perfetto, espressiva e ricca di colori dispensa alla bisogna vivacità e malinconia, spigoli e rotondità.
Impertinente nella radiofonica “X-man” e nella vitaminica “Seesaw”, sfrontata nell'appuntita “Valentine's”, urlante nel rockettone “Wonderful robots”, seducente nella jazzata “Lullaby”. E insieme alla voce anche noi che ascoltiamo ci lasciamo cambiare l'umore dai violini, dai sintetizzatori, dalle chitarre e dalle trombe che si intrecciano, si parlano, ci invitano a ballare e poi a pensare, battiamo le mani con Seesaw e X-man, agitiamo i capelli con "Wonderful Robots", ci sediamo a lasciarci cullare dalla dolcezza suggestiva di “War & peace” e “Oh my monster”. Tutto passa, tutto cambia, resta la sostanza delle belle canzoni.
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La recensione No Drama di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-06-12 00:00:00
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