Ironia e rock 2.0, testi provocatori al sapore di birra che fanno ballare e scatenare
Se siete annoiati come me in queste giornate uggiose in cui sembra non ci sia niente da fare, ascoltatevi i The Straw e il loro primo lavoro “Superdonna”. Già dalle prime tracce del disco entrano in scena riff di tastiere, sintetizzatori frenetici e testi ironici e in pochi minuti ci troviamo nel mood di questa band torinese (un po’ Stato Sociale, un po’ 883 e anche un po’ Gem Boy) in grado di far ballare, magari anche da ubriachi, in un locale buio pieno di giovani scatenati, con ritmi incalzanti e parole che ricordano le chiaccherate fra amici di fronte ad una birra, provocatorie ma mai tendenti al demenziale.
Si parla di uomini benestanti che alla sera si divertono con i transessuali in “Superdonna” (‘Hai un culo fantastico / E un carattere bellissimo / come piace a me / come piace a te”) con riff sintetici di tastiere, ragazzine disperate che, dopo aver passato una sera con un tipo in un locale, si sentono in dovere di appiccicarsi a mo’ di sanguisughe in “Scatenata”, utilizzando sintetizzatori che ricordano gli inglese The Wombats e donne che subiscono il fascino dell’uomo in divisa in “Alice” (“I bambini muoiono sotto i bombardamenti / E a te piace l’uomo in divisa”), pezzo che intreccia chitarre british alla Arctic Monkeys e una batteria incalzante che fa venire voglia di tenere il tempo con la testa e con i piedi.
Inquadrare in maniera esatta la strada che i The Straw vogliono intraprendere però non è semplice, non riescono a spiccare in maniera netta e decisa fra i milioni di progetti musicali e band che sperimentano indie rock, indie pop, musica elettronica e affini, ed è proprio per questo che il mood del disco ci è così familiare, forse perchè un po' trito. Sperando che nel prossimo disco percorrano binari più originali e si distinguano dalla massa, intanto possiamo iniziare ballando un po'.
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La recensione SUPERDONNA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-06-28 00:00:00
COMMENTI (1)
Grazie !!