Ripetersi non è bello, sebbene sia spesso necessario. Per apparire meno petulante e ripetitivo di quanto sono, allora, premetterò quanto penso a proposito del mezzo fisico su cui, attualmente, i gruppi incidono la loro musica. Spero in una definitiva adozione, da parte delle case discografiche, del dvd-a udio come supporto per i dischi. A quel punto la notevole qualità dei 24 bit / 96 kHz assesterà un colpo definitivo, almeno nel campo dei supporti fonografici, alla querelle ‘analogico vs. digitale’, ‘vinile vs. cd’ (supporto, quest’ultimo, tanto vituperato dai puristi quanto - ammettiamolo francamente - comodo, durevole e versatile).
Eppure un motivo di rimpianto per il ‘caro, vecchio, buon lp di vinile’ rimarrà sempre in chi scrive, per svariati motivi ma soprattutto perché la durata complessiva dei brani contenuti nei dischi di un tempo era, necessariamente, limitata a un numero di minuti nettamente inferiore ai 74 canonicamente possibili con un cd.
Tutto questo per dire ai pur interessanti Talk Show Host, e a tutti i gruppi che hanno intenzione di spedire il loro materiale a Rockit, che non è necessario proporre 15 tracce per un tempo complessivo prossimo ai settanta minuti in vista di una recensione. Sarebbe infatti bastata la metà dei brani, arrotondata per difetto, a dare un quadro abbastanza completo dell’ensemble patavino.
Tra elettronica minimale, riferimenti non nascosti a un nume come Aphex Twin (di cui remixano, anche nel titolo, la celeberrima “Didgeridoo”), un gusto spiccato per le atmosfere rarefatte, senza dimenticare qualche episodio più vicino a una d‘n’b abbastanza tranquilla, i quattro padovani propongono esperimenti, in certi casi già abbastanza compiuti, in altre occasioni ancora lontani dalla maturità, che necessitano comunque di una maggiore cattiveria e incisività per assurgere a livelli di eccellenza. Ma i ragazzi paiono giovani, stanno insieme da poco, sembrano avere le migliori intenzioni, e potranno continuare nella loro evoluzione valorizzando magari brani come ad esempio “How know” o “Keep filters clean” invero piuttosto validi.
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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-01-02 00:00:00
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