Teho Teardo STILL SMILING (W/ Blixa Bargeld) 2013 - Sperimentale, Rock

Disco in evidenza STILL SMILING (W/ Blixa Bargeld) precedente precedente

Tutti noi vivremo per sempre, sempre ed in eterno.

Questo spettacolo vale tutto il biglietto.
Una collaborazione nata per il cinema, con il brano "A Quiet Life", che nel 2010 faceva da tappeto sonoro alla vita non proprio tranquilla del personaggio interpretato da Toni Servillo nel film di Cupellini, del quale Teardo firmava l'ennesima prestigiosa colonna sonora. La voce di Blixa è il sibilo di un serpente: affilato, suadente eppure sinistro, mai sedato, mai domo. Un connubio che in molti hanno sperato diventasse un disco, perché le forze in gioco sono di spessore talmente alto da escludere a priori il fallimento artistico. Esattamente così, nel disco "Still Smiling" la bruttezza non è contemplata.

Il mio giudizio non può essere totalmente oggettivo, su questo voglio essere chiaro, poiché gli Einsturzende Neubauten sono stati per anni l'ascolto più emozionante, dal fragore degli esordi fino al silenzio delle ultime prove. Concordo pienamente con la battuta di Blixa a fine concerto: "Un giorno, quando incontrerete il vostro creatore, potrete dire: 'Ho visto la tua band preferita". 

La voce ed il songwriting di Bargeld sono un valore aggiunto inestimabile ad un disco per metà italiano. Teho Teardo, compositore avvezzo al linguaggio del post-rock, della ritmica industriale contrapposto alla levità ed alla gravità degli archi, creatore di moderna musica da camera, autore di numerosi commenti sonori per la nuova onda del cinema italiano, offre le migliori fondamenta possibili sulle quali edificare questa nuova costruzione sonora.

"Mi scusi" apre le danze ed emoziona visceralmente sentire Blixa cantare in italiano un testo che interpreto come fortemente politico, in grado di spazzare via l'arroganza dei biechi proclami nazionalisti per mezzo della gentilezza e dell'ironia, abbattendo la barriera linguistica e conducendo l'interlocutore/ascoltatore un passo alla volta dentro l'esperimento dell'incertezza esistenziale: "Chi sono io in un'altra lingua? Le mie metafore mi accompagneranno? Chi è l'Io che canta questa canzone nel mio corpo?".

"Come up and see me" vivacizza l'aria grazie al Balanescu Quartet e drammatizza il richiamo della televisione, Una foresta di antennae per poi sciorinare come fossero grani di rosario, tutti i canali del digitale terrestre italico ed aggiungere un palese The man who screwed a whole country. Grande prova vocale e crescendo di intensità. "Axolotl" è un episodio più sperimentale, più sinistro e pericoloso, perfetto per arrivare all'ode ai ladri di metallo in "Buntmetalldiebe", che portano via ciò che diamo per scontato. Monumenti, internet, tetti, campane, angeli, lanterne tombali, sassofoni, fino a dedurre che un giorno tutto il denaro verrà fuso ed il suo valore sarà più alto di quello scritto in esso. "Still smiling" che dà il titolo all'album, ha l'incedere tipico della composizione di Teardo, ciclico, rotolante eppure sospeso. Il canto è sommesso, sottovoce. "Nocturnalie" vive di organo e rhodes, accompagnati da una ritmica fatta di gitch, mentre "Alone with the moon" trasforma Blixa in un crooner dal cuore nero, un po' come già aveva fatto in alcuni episodi dell'ex bandmate Nick Cave, per dare spessore a quel capolavoro espressionista dei Tiger Lillies.

L'inizio di "What if" suona come certe composizioni dell'ultimo periodo EN, per poi cedere ad un'orchestrazione drammatica e toccante, mentre il testo parla di refusi linguistici ed errori di traduzione dalle immani conseguenze. "Konjunktiv II" e "Nur Zur Ennierung" sono pezzi piuttosto lineari, perfettamente a fuoco all'interno di questo lavoro, che prima del gran finale contiene anche la succitata "A Quiet Life", che già conoscevamo. "Defenestrazioni" è la chiusura sublime, raccoglie in un unico pezzo le tre lingue usate nel disco, il tedesco, l'italiano e l'inglese, per una composizione eterea ed insieme epica, una spietata autobiografia magica, nella quale uno stanco Blixa si immagina nella stanza di un albergo, poi al bar, dove spaesato subisce un'intervista in spaghetti english, piena di tutti i clichè che ci possiamo aspettare da un giornalista improvvisato: "Tornerai mai a suonare con Nick? Penso che da quando FM Einheit ha lasciato, la tua musica si è parecchio ammorbidita" per poi volare, fuori dalla finestra. Un finale maestoso, che tocca un picco altissimo, elargendo brividi e gloria in egual misura.

Tutti noi vivremo per sempre, sempre ed in eterno. Potremo volare, berremo miele, vino in miele, ambrosia, a colazione mangeremo nuvole, dormiremo a fondo sulla luna, notte per notte, qualche volta un po' più a lungo, e durante il giorno."

Un disco che segue una grammatica personalissima e non cerca di stupire, piuttosto di ammaliare, unendo due stili compositivi complementari sull'asse Roma Berlino. Ispirato ed ispirante. Uno dei dischi dell'anno, senza alcun dubbio.

---
La recensione STILL SMILING (W/ Blixa Bargeld) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-07-01 00:00:00

COMMENTI (1)

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia
  • faustiko 11 anni fa Rispondi

    Applausi.