I Perturbazione si buttano sull'elettronica e cambiano tutto per non cambiare niente. Per fortuna.
Può bastare una frase per dare senso e importanza a un intero album. Una frase forte, efficace, in grado di riassumere in poche parole un concetto enorme. Quella frase, nel disco dei Perturbazione, arriva al quarto brano. E quella frase è "noi non siamo diversi dal resto". Un passaggio che non ha paroloni o giochi a effetto, ma che porta con sé tutta la bella illusione di ogni coppia di sentirsi qualcosa di unico. No, non è così. Ma non si può fare a meno di crederlo. E ditemi voi se c'è qualcosa che sia più Perturbazione di questa frase.
Perché i Perturbazione sono tornati e hanno cambiato tutto per non cambiare niente. Dopo un'opera enorme - in tutti i sensi - come "Del nostro tempo rubato", ripartire era difficilissimo. Per farlo, la band ha scelto di buttarsi sull'elettronica, di affidarsi a Max Casacci e di dare una scossa all'orizzonte sonoro. Il cambio c'è e si sente. Basta ascoltare "Chitticapisce" e "Musica X", i brani che hanno maggiormente il segno del cambiamento. La vera conquista, però, è quella di mantenere comunque inalterato il mondo dei Perturbazione. Un mondo fatto, appunto, di un saliscendi continuo di illusione e disillusione, di speranze e frustrazioni, di slanci e paure. Questo il filo che unisce i brani di "Musica X". Dal rimpianto/sospiro di sollievo di "Tutta la vita davanti", passando per le consapevolezze di "Mia figlia infinita" e arrivando a un altro dei punti forti dell'album, ovvero "I baci vietati". Qui Tommaso Cerasuolo divide il microfono con Luca Carboni e mette sul piatto un altro dei temi forti del disco, ovvero il sesso. Qui il dubbio è come affrontare l'argomento con i figli, ricordando come è stato affrontato con i propri padri. Di nuovo: salite e discese, un eterno tornare. Non manca poi il pezzo con il ritornello che ti tira dentro all'istante, ovvero "Questa è Sparta", in cui fanno la loro comparsa anche I Cani.
Perché è vero che può bastare una frase per dare senso e importanza a un disco, ma "Musica X" è molto più di una frase. Non è il disco migliore dei Perturbazione (dimenticabile all'istante, per dire, "Ossexione", premio 2013 al peggior gioco di parole), ma è una ripartenza importante, dopo un album che avrebbe potuto schiacciare chiunque. Non è andata così e bisogna esserne contenti.
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La recensione Musica X di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-06-24 00:00:00
COMMENTI (2)
Copertina demmerda
è davvero un disco bellissimo, questo... "i baci vietati" mette i brividi.