Il secondo album dei Gea si presenta con un titolo tanto incomprensibile quanto esplicativo in merito a queste nuove undici canzoni. L’invito a fare silenzio (‘sssh’) prelude al successivo suono del rumore (‘blam!’) espresso in parole. Il trio lombardo vuole quindi (continuare a) fare del rumore la propria cifra stilistica.
Noise nevrotico virato in chiave blues che sembra ricondursi alla strada tracciata sul finire degli anni ottanta dai gruppi statunitensi identificati sotto il filone post punk. La formazione classica a tre elementi rimanderebbe a confronti improponibili con band importanti del calibro di Hüsker Dü, ma più semplicemente c’è da dire che la ricerca di coniugare suoni grintosi e melodie riesce bene. C’è da sottolineare che l’uso della lingua italiana, poco malleabile se unita a sonorità di questo tipo, è uno scoglio superato ottimamente, soprattutto se teniamo conto che non si è ricorso all’escamotage della ballata praticamente assente dalla tracklist - se si esclude il brano “Bijou”, che comunque si sviluppa anche su linee sostenute.
Ci troviamo di fronte ad un disco che rispetto al precedente “Ruggine” mostra l’idea di fondo che vuole essere immediata e diretta, con la giusta cattiveria che il suono delle chitarre genera. I testi, pur non disdegnando di seguire linee poetiche, mostrano una componente ironica venata di leggerezza e tendente a svincolare le tematiche dal personale da cui derivano.
Nel complesso il risultato è positivo, sia quando le canzoni hanno un andamento regolare (“Ballata delle ortiche”, “Porto amaretti”), sia quando mostrano precisi elementi caratterizzanti come in “Postulare amore”. In definitiva una conferma che mostra segnali positivi per lo sviluppo futuro.
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La recensione Ssssh…blam! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-01-07 00:00:00
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