Questo esordio è un disco dai suoni ruvidi, grezzi e un po’ grunge, deve molto anche alle origini hardcore di Lorenzo Canevacci, voce dei Wendy?! e fondatore, oltre che chitarrista, dei Bloody Riot, storica band della scena punk-hardcore romana.
I suoni energici e più rumorosi lasciano di tanto in tanto spazio ad altri più melodici e beatlesiani, con ascese forti e potenti seguite da ricadute delicate. Il risultato è un disco eterogeneo e dalle sonorità poco circoscritte: piacevole all’ascolto, anche se non molto originale, dove la tecnica c’è e si sente. Non vogliono stupire, non hanno troppe pretese, il disco non è nemmeno troppo lungo e questo è apprezzabile per un esordio. Così il singolo “How do you sleep” apre con suoni grezzi che proseguono fino a “ULS”, la traccia più vicina ai Beatles, una ballata piacevole che coinvolge e fa muovere al suo ritmo ripetuto. Con “All work and no play” si torna al grunge più rumoroso, mentre “Gotta go”, che la segue, è di nuovo melodica; “At the backdoor” è forse quella più riuscita, un omaggio al rock-progressivo dei Pink Floyd, che emerge dalla voce in eco accompagnata da chitarra e batteria mai invadenti.
È quindi un lavoro d’esordio promettente e godibile che, però. non trova una sua precisa identità nella costante mescolanza di generi e sonorità. Tante buone potenzialità che sarebbe un peccato sprecare.
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