R'n'r senza fronzoli. Vincono a mani basse per capacità tecniche e per menefreghismo verso mode e hype. Bravi
La cosa più bella, è come riescano a fare tutto quel casino con sole quattro mani. I Buddha Superoverdrive, duo partenopeo basso-batteria, hanno una quantità smodata di talento, un groove profondo e l'intenzione palese di esplorare tutte le sfumature possibili della sezione ritmica.
Presentano il loro esordio in un EP live di quattro tracce. Pur non essendo la registrazione del tutto fedele, non c'è dubbio che loro abbiano le idee chiare. Ogni brano vanta una personalità molto forte, nonostante il lavoro nel complesso mantenga uno stile ben preciso, che oscilla tra il tradizionale alt rock italiano e delle inclinazioni stoner. Non un particolare così scontato, considerando che si tratta di un disco d'esordio.
Apre l'EP "Buona Regina", che ricorda un po' la vena rancorosa e anni '90 degli Afterhours. "Padre" è il pezzo che più prende da "Songs for the Deaf" dei QOTSA, e spiana la strada al singolone, "Magnolia". Pogo-friendly, è il pezzo giusto per tornare a casa pieni di lividi dopo una serata a prendersi a spallate sotto il palco. Suerfluo forse, dire che questo è il pezzo che più li rende vendibili live, quello che più mette voglia di ascoltarli dal vivo per poterne condividere la grinta, magari buttandosi nel pogo di cui sopra. Il disco si chiude con "Pagliacci", che manda quasi in trance con i suoi otto minuti di giro di basso, voce trascinata e cantilenante - come nella migliore tradizione liturgica - e mood incredibilmente intenso.
I BSOD vincono a mani basse soprattutto per due cose: l'indubbia inclinazione verso la qualità della musica e la voglia di fare le cose a modo proprio, senza preoccuparsi delle aspettative del mercato o di raggiungere il grande pubblico. Fanno la musica che piace a loro, la fanno bene e non amano particolarmente i fronzoli, questo è quanto. Il risultato non può che essere ammirabile, coinvolgente e sempre molto attuale. Bravi.
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La recensione Buddha Superoverdrive di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-23 00:00:00
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