The Erotik Monkey
Tutti i Colori del Buio 2013 - Rock, Alternativo, Post-Rock

Tutti i Colori del Buio

Band potente ed energica. Tra System of a Down e Korn

Sembra sempre che il buio abbia un solo colore: il nero. Ma quando l’occhio si abitua ne percepisce tutte le sfumature. “Tutti i colori del buio” è il terzo album dei The Erotik Monkey. Sembra essere solo un disco violento e di sfogo per la scimmia erotica; sembra che possa piacere solo a chi ama un rock energico e aggressivo. A guardare bene, invece, c’è tanto altro. I The Erotik Monkey, infatti, si servono di attimi di silenzio come preludio alle urla che poi irrompono con tutta la loro forza; così alternano il rock più energico a momenti di pausa, dove il suono è sempre curato in ogni dettaglio, preciso anche quando è violento e martellante. Ricordano i System of a Down con qualche inflessione verso i Korn nelle urla di sfogo. Cantano in italiano e scrivono testi che non sono per niente male.

11 brani totali compongono “Tutti i colori del buio”. Quando si inizia ad ascoltarli bisogna andare fino in fondo. Le prime 6 tracce sono suonate al massimo, ma anche al loro interno i momenti in cui la voce è melodica e le chitarre più dolci preparano allo sfogo di chitarre più violente e urla laceranti. Le ultime 5 tracce invece sono più varie: “Non pensi” è una piccola pausa, in cui voce e musica si riposano un po’; “Tempo e cambiamento”, il singolo, riprende subito il sound elettrico e metallico dei primi brani. Altra pausa è costituita da “Anomia”, acustica, accompagnata da una voce che non urla quasi più, mentre ci si avvia verso la chiusura del disco, che arriva con “Voci”, un esperimento elettronico, con un bel sintetizzatore in primo piano, e una voce che si sente solo come sottofondo. Ciliegina sulla torta per una chiusura sorprendente.

Nel complesso rimane un disco in cui chitarre, basso e batteria si riescono sempre a riconoscere e conservano ognuno il proprio spazio. È violento e rabbioso: merito della band ma anche del mastering finale di Magnus Lindberg dei Cult of Luna. Peccato forse solo per i testi, troppo confusi nella musica.  Altra sfumatura da cercare nel buio. Un disco che apprezzerete.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.