La musica variopinta e meticcia dei Gto, tra balzi allegri e impegno
Se pensate che non si possa offrire altro all’immenso repertorio del folk italiano, più volte riveduto, interpretato e riletto, e se credete che quanto potesse essere melodicamente inventato è già stato prodotto, l’ultimo lavoro dei Gto Club dovrà farvi ricredere. In primo luogo perché il taglio cantautorale e la ritmicità irresistibile di chitarre, fiati e percussioni alla Bandabardò riflettono personale estro e ironia; secondariamente perché il disco libera gorgoglìo energetico variopinto e meticcio. La descrizione delle tracce è un caldo omaggio al folk-rock, al reggae, al gipsy, al cantautorato cangiante e preciso per “socializzare in musica” e per celebrare i venti anni di carriera tra collaborazioni e traguardi. Inoltre fornisce groove e melodie tra Roy Paci, i Modena, gli Ustmamò da farci tornare a gioire di quelle esibizioni live cariche e piene. Un collettivo ben assortito e sprintoso che allunga il passo fin qui, a balzi allegri e danzanti alla ricerca di quella leggerezza non priva di criticità che tanto ci manca.
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La recensione Little Italy di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-19 00:00:00
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