Fanfara, fuochi d'artificio e danze per celebrare le nostre radici folk
Un pachidermico ritmo di fanfara popolare, fuochi d’artificio sopra corpi danzanti e scatenati. Quando il folk si fa serio, si balla e ci si diverte, impegnando anche il cervello in testi dal carattere politicizzato alla maniera dei Folkabbestia e dei Gang. Detto questo, se un giovane gruppo folk-rock agli esordi non viene meno alla tradizione con cifra stilistica ed entusiasmo, il disco è fatto e suona bene. I Lennon kelly sono un matrimonio gitano, una festa di paese, un circo colorato. Tanta energia e buon umore. Sette nodi si snoda tra Capossela e i Modena, e tutto il repertorio ("A ruota libera", "Voglio il nome", "Venti3") suggerisce lo stesso richiamo evocativo. Incalzare di voci e suoni come gorgheggi di una piccola orchestrina brilla di vino e leggerezza, tuttavia senza disimpegno. Bella la copertina dell’album: il disegno di un albero mosso dal vento che dà il senso delle nostre radici.
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La recensione Lennon Kelly di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-23 00:00:00
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