Tuttinpiedi: scatti a colori per cogliere il lato leggero e malinconico del mondo.
"Tuttinpiedi" è una specie di creatura, perché i pezzi sono arrivati uno dopo l'altro quasi stessero aspettando da tempo, un miracolo per la trasparente sincerità delle canzoni. Così definito dalla band, l’album rappresenta il primo autentico prodotto dell’Armata Brancaleone dopo anni di cover e consensi per le piazze; segna una nuova identità dal linguaggio espressivo proprio, senza dimenticare i maestri cantautori di sempre; sottolinea che a volte basta un giro di accordi folk e un buon testo per musicare squisitamente la vita.
Dal tour in Bosnia-Erzegovina, alla colonna sonora del film di Uli Moller con i Sud Sound System, i ragazzi Brancaleone hanno realizzato un disco miracolosamente e genuinamente leggero, dalle chitarre calde e incisive, dalla ariosa vena compositiva: musicale, ritmato, melodico, poetico e militante al tempo stesso. E i personaggi sono maschere pirandelliane. "Malfidato" è un disilluso che non crede più in chi lo circonda, mostrando rabbia per il presente e soprattutto nostalgia per quei tempi quando si viveva più secondo coscienza; "Lo chiamano Ezzzio il pazzo" è un sognatore strambo, un po’ come il Gianni Sergente di Gazzè che vive i suoi sogni su un ciliegio esterno. Eppure, mentre per quest’ultimo la pazzia è dichiarata, Ezzzio lascia decidere l’ascoltatore se definirlo tale.
"Il mago di El Paso" è la storia vera dell'ex fisarmonicista e co-fondatore della band. E' una sorta di omaggio/vendetta per aver lasciato il gruppo sul più bello. "La danza del tempo", bellissimo testo, sembra musicato da Branduardi o De Andrè. "201 Volante", nome di un gruppo di partigiani del maceratese, racconta la strage del 22 marzo '44 quando una retata di nazifascisti ne fucilò 31 a Montalto. E sembra di percorre il sentiero dei nidi di ragno di Calvino. "Ninna nanna della guerra" è un manifesto pacifista in cui affiora la testimonianza e la memoria storica di un gruppo impegnato e attento. Mettiamola così: una allegra brigata, una fotografia, un bicchiere di vino rosso.
Piccoli scatti a colori in cui è possibile scoprire il lato più leggero e malinconico del mondo.
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La recensione TUTTINPIEDI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-17 00:00:00
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