Keet'em Murt Filosofia del Binario Morto 2013 - Punk

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Maledettismo stantio e paranoie tardo-adolescenziali per un dischetto punk abbastanza evitabile

Formazione punk pescarese, i Keet’Em Murt esordiscono nel 2008 con il full length “Nero disilluso”. Cinque anni dopo tornano (senza che la tecnica sia cresciuta più di tanto) con un ep che ripropone sostanzialmente la stessa formula, che ha nei Derozer e nelle Cattive Abitudini i propri numi tutelari, e che si articola nella “Filosofia del binario morto”: un impasto di maledettismo un po’ stantio (la title-track), paranoie tardo-adolescenziali (“Mai più”) e inatteso romanticismo tipo film di Baz Luhrmann (“Romeo & Giulietta”). Messaggi interlocutori come “io non guardo la tivì, ma mi intendo di cc: se mi cerchi domani sarò morto”: con tutto l'affetto possibile, il livello è quello medio(basso) di una punk band da terza liceo. Difficile consigliare l’ascolto del disco a qualcuno che non fosse in classe con uno dei membri del gruppo.

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La recensione Filosofia del Binario Morto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-08-20 00:00:00

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