Rocker duri e puri che non hanno paura di prendersi sul serio.
Ogni mattina un rocker duroepuro si sveglia e sa che dovrà sbattersi come un dannato per non soccombere in un mondo che non sa più bene cosa farsene, dei rocker duriepuri. Ma lui va avanti, con la fiera caparbietà delle specie in via d'estinzione, va avanti a innalzare inni alle divinità delle voci rabbiose e delle chitarre fiammeggianti, va avanti e ci crede, perché il rock è una Fede. A questa orgogliosa razza di furenti rocchettari fuori moda appartengono i Ladiscordia, cinque duriepuri che si sbattono come dannati per non soccombere in un mondo che non sa cosa farsene di cinque duriepuri che se ne fregano di non essere utili all'odierno mercato discografico (se così si può chiamare), e vanno avanti a innalzare i loro inni contro i “cervelli sintetici poco più che dementi”, contro “l'inutilità di stare al mondo come un numero”, vanno avanti a chitarre sguainate sfoderando un repertorio di ascolti che coprono un po' tutto il range dell'alternatività, dall'hard al grunge al metal al prog all'Italia di Litfiba, Afterhours e Timoria, con momenti radiofonici (“Graffialcuore”, “Con il sole in faccia”) alternati a episodi più cerebrali e ricercati (“Un'alternativa qualunque”, “Frankenstein”), vanno avanti senza aver paura di apparire retorici o seriosi, perché la fede È una cosa seria.
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La recensione " ORIZZONTI DI CARTONE " di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-05 00:00:00
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