Trio che sa un po' di rock dall'anima dolce, un po' di cantautorato, un po' di ballate elettriche condite di un'atmosfera che trasuda di adolescenza e dintorni. “Uno, due, uno, due, tre, quattro”: “Quando sei con lui” è la traccia che per prima ci saluta con il suo giro di batteria che subito ti fa muovere la testa, seguito da una chitarra che sembra celare un segreto d'amore, un po' affranto, rassegnato, per colpa di una storia che non può essere una storia, perché “Quando sei con lui non sei con me”. Nel frattempo, la melodia di sottofondo cerca di addolcire l'atmosfera con un sing-along ondeggiante di chitarra dai toni naif. Poi arriva lo sparo, quello di “FRANK (lo sparo)”, secondo brano, ma sembra mancare il bersaglio desiderato, tra ricordi che non tornano alla mente, tradimenti, primavere, questioni che ammettono solo una soluzione. Ecco che con “Sei Novembre” (quello del 1976) il clima si fa più deciso e arrabbiato, come il combo chitarra/basso, spade che combattono per sapere qualcosa di importante, mentre la batteria spiana la tortuosa strada da percorrere. La situazione di tensione è stagnante in “La meteorologia locale” per poi sbloccarsi in “Dinamo (walzer)” con l'aiuto di una chitarra più lucente che, passo dopo passo, segue la voce in armonia perfetta con la restante parte strumentale.
La determinata “Primo Carnera”, canzone che chiude l'EP, è quella che, tra le sei, ha più carattere. La docile ballata introduttiva, ad un certo punto, si prende una piccola pausa per decidere cosa fare: scoppia, arrivando alle orecchie con la potenza di un pugno. E' questa esplosione di suoni, di strumenti che diventano un'unica cosa che, quando proprio non te lo aspetti, ti prende e non ti lascia più.
L'alternarsi di uno stato di quiete e di tempesta in chiave musicale, ecco cosa caratterizza “Primo Carnera”. "Fine". Una fine dalla quale i DONrodriguez devono prendere spunto per andare avanti, essere ancora più energici, definiti, schietti e sapersi distinguere ancora più facilmente. Per adolescenti e no, naturalmente.
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La recensione Canzoni per organi a cane di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-12-19 00:00:00
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