Ho sempre pensato che non ci sia cosa peggiore del tentativo di rifarsi a modelli stranieri e/o italiani se la mancanza principale di un gruppo (o di un’artista) è quella di difettare a livello di ispirazione. E forse le Onde Radio dal Salotto, nome molto evocativo tra l’altro, non pensavano mai di ottenere tali risultati al momento di incidere le 4 tracce che avrebbero costituito in seguito il corpus del demo intitolato “L’ingrandimento delle mie foto più belle”.
Nella mezz’ora scarsa, infatti, il quartetto tenta invano di inseguire sonorità e strutture musicali tipiche dell’approccio/attitudine del post-rock. Quindi climax e lunghe progressioni strumentali, strutture circolari e in più, caratteristica della band, liriche in dialetto siciliano (?) che nulla c’azzeccano con il resto delle composizioni. L’ascolto de “La rivolta di Alcara Li Fusi” è in tal senso emblematico, con il vocalist impegnato a disseminare versi recitati senza logica alcuna; ancora peggio, se possibile, la successiva “Per un ultimo respiro”, con il cantato stavolta in italiano ma con le stesse identiche pecche.
Una vera tragedia per un cd in cui, pur con tutto l’impegno possibile e immaginabile, difficilmente riuscireste a trovare anche solo una nota positiva. E ancor più difficile risulta indicare una strada alternativa, visto e considerato che con questi presupposti il futuro per la band sembra nerissimo.
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La recensione L’ingrandimento delle mie foto più belle (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-01-21 00:00:00
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