I Demoni Vari modi di essere 2013 - Rock, Psichedelia, Pop

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Canzoni che, speriamo, diventeranno conosciute anche fuori il raccordo anulare.

Era veramente tanto che a Roma si attendeva un disco dai Demoni. Pur senza alcuno sforzo promozionale, i tre o quattro singoli seminati per il web spalmati in anni di apparizioni fugaci (ma efficaci) sono bastati a garantire alla band un piccolo seguito di affezionati che non aspettava altro che una prova sulla lunga distanza. Ora che è arrivata, è bene che questi pezzi freschi e assieme malinconici riescano ad uscire dal recinto del grande raccordo anulare per arrivare a più orecchie possibili.

“Vari modi di essere” è un disco che parla della società contemporanea senza pretese (finto) sociologiche né menate moraliste: violenza, amore, libertà sessuale, lavoro precario e vampiri ingiustamente sfruttati dall’industria culturale - tutti temi che vengono cantati con passione, chitarre di un rock addomesticato e una certa vena dimessa ma sincera che alla fine dei giochi risulta davvero irresistibile. Il primo riferimento obbligato è quello ai Diaframma, dai quali (forse involontariamente) si riprendono toni e umori; invece, pezzi come “Memorie dal sottoscala” sono giocosi e tristi come suonerebbe un acerbo Gino Paoli accompagnato dalle tastiere degli Stereolab (e non riesco davvero a pensare a niente di meglio).

Nella loro presentazione, dicono delle proprie canzoni che sono unite “non soltanto dalla disperata gioia di cantare ciò che si pensa, ma anche dalla felicità di pensare a cosa si canta.” Io dico che abbiamo bisogno di musicisti così, a Roma e fuori dal suo raccordo.

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La recensione Vari modi di essere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-06-18 00:00:00

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