Racchiuso in un’affascinante confezione di cartone, questo “Edison’s last machine” fotografa lo stato di grazia del quartetto siciliano nel maggio 2000. A quella data, infatti, risale la registrazione del lavoro, avvenuta presso i ‘Redhouse studios’, ormai passaggio obbligato per tutti quei gruppi che si cimentano con queste sonorità.
Avrete quindi capito che stiamo parlando della nebulosa ‘post-rock’, genere nel quale non fatichiamo ad includere la proposta dei quattro catanesi. All’ascolto di queste 10 tracce balzano subito agli occhi (anzi, alle orecchie) le affinità con la scena di Chicago e, se volessimo trovare epigoni italiani, con due gruppi di casa GammaPop - Laundrette e Brother James per la precisione - che solcano da tempo le stesse lande sonore.
I siculi, però, a differenza delle due formazioni sopra citate, optano (tendenzialmente) per trame più robuste e al contempo lineari, lasciando sempre in secondo piano la voce, presente in buona parte degli episodi ma relegata a ruolo di strumento comprimario. Sono quindi le chitarre a farla da padrone, attraverso le quali i Nostri danno vita ad una formula costruita spesso sulla dinamica, dove ad ogni (lungo) climax sonoro segue quasi sempre un finale ‘esplosivo’. Sicché l’ascoltatore viene letteralmente rapito, in un susseguirsi di crescendo segnati da distorsioni soniche e taglienti arpeggi noise. La title-track, “Future expressions” e “Main circle plain” sono i titoli più significativi per capire quanto scritto finora.
Nei restanti episodi, invece, l’intento è di declinare la forma post in due differenti modalità: una più irrequieta e dissonante (“Sea of grass”), l’altra più melodica e pacata (“G. Trip”, “House 6x3”, “I breathe”, “Moving diamond at sunset”) - anche se l’una non esclude l’altra. Il risultato, qualunque sia il punto di vista, ci sembra nel complesso più che buono, con poche sbavature e tanta voglia di sperimentare soluzioni quantomeno personali.
Avanti così…
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La recensione Edison’s last machine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-01-25 00:00:00
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