I Fire Flowerz, ringraziando l'ondata della house-musique francese, ci lasciano serenamente godere di questo loro french-touch.
"Oh baby, tu non puoi nemmeno immaginare tutte le volte che ho desiderato far parte di quelle belle compagnie divertite, quei mistoni di etnie diverse, che si sorridono a vicenda con i loro santificati spritz alzati verso il cielo. Ascoltare la musica da cocktail con l'ombrellino in carta velina appoggiato tra il ghiaccio, senza mai vergognarsene perché sotto lo senti, lo vedi, che freme il funk...".
Ovviamente non succede mai, ma se potessimo dare una colonna sonora a questa mia fantasia, "Beats per minute" del duo romano Fire Flowerz sarebbe uno dei più rispettabili candidati. Luca D'Angelo e Matteo Soru, in pista dal 2007, confezionano un album di sette tracce capaci di muoversi morbidamente tra house da locale fighetto a quella da più ampio respiro.
I Fire Flowerz manipolano il funk a loro piacimento, lo surriscaldano per inarcarlo verso l’elettronica, colpendolo sui punti più caldi e sensuali del genere. Sette tracce assemblate per rendere onore a una visione sexy e rilassata della musica electro-house, visione che spicca nell’esotica "L’Amour" o nel rincorrersi fluido di "Sheets". Quello che ne esce è una parabola vibrante, in continua ondulazione tra il più intimo Washed Out e i Daft Punk. D'altronde "onora il padre e la madre" si dice, ed è quello che fanno i Fire Flowerz, ringraziando l'ondata della house-musique francese e lasciandoci serenamente godere di questo loro french-touch.
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La recensione Beats per minute di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-09-04 00:00:00
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