7 tracce dove la contaminazione tra diversi stili genera un interessantissimo ibrido. Bene così.
A dare ascolto all'iniziale "Vermi", se avessi dovuto stilare un giudizio frettoloso avrei liquidato i Karma in Distorsione come una band alla ricerca di un punto in comune tra la tradizione cantautorale e l'approccio alla Linea77. E come tutti i giudizi frettolosi, la definizione sarebbe potuta sembrare non solo sfuggente ma in parte anche fuorviante.
Detto infatti che il terzetto laziale tradisce una passione per un certo tipo di generi fra loro affini (punk, stoner e grunge), la cosa più interessante di queste 7 tracce sono i tentativi di contaminazione tra diversi stili - e a diversi livelli compositivi. Molto azzeccato, in tal senso, é il singolone (a suo modo anche paraculo se volete) di "Senza petrolio", un ibrido che si ispira tanto alla poetica di Rino Gaetano che ai gruppi ska/punk italiani di fine anni '90... finendo a tratti per assomigliare persino ai Marta sui Tubi più naif e destrutturati. Di diversa fattura ma altrettanto convincente anche "La mia fabbrica", sfuriata stoner che rivela subito un'insospettabile maturità (per una band alle prime armi) nei confronti di un genere che si presta alla didascalia molto facilmente. Bisogna però arrivare al penultimo pezzo in scaletta per trovare la cosa migliore di questo esordio, ovvero l'assalto industrial/hardcore di "L palazz", 3' scarsi in cui il Snerv, Tarkievitz e Biastj si accostano idealmente al Management del Dolore Post-Operatorio (non solo per il titolo), aggiungendo alla formula dei chietini l'uso del dialetto e una dose aggiuntiva di irruenza.
A questo punto non so dirvi se ai Karma in Distorsione interessi, per il futuro, trovare un "centro di gravità permanente" come cifra stilistica. Per ora il riultato é altalenante, nel senso che sono aperti a ogni possibile soluzione, e questa é decisamente una qualità che in pochi hanno e, fra questi, solo pochissimi sanno gestire in maniera brillante. Li attendiamo quindi al prossimo giro per capire quali siano le loro potenzialitá effettive. Per adesso, avanti così.
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La recensione s_t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-24 00:00:00
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