Ansiogeni e incalzanti, schietti e ribelli, una gran bella sorpresa
Il primo output ufficiale dei Calamari Giganti, gruppo reduce di molteplici cambi di formazione e di nome, è un EP di due canzoni. Quanto basta per capire che i ragazzi hanno qualcosa da dire, ma che forse un ultimo sforzo per trovare il nome definitivo potevano farlo (#sischerza).
Due bei pezzi di post alternative italiano che descrivono due sfere separate: quella personale e quella professionale.
"POV" (Point of View?) racconta una storia di solitudine e di ossessione, descrivendo con parole azzeccate quei loop di pensieri che ti prendono al risveglio e ti tengono dentro tutto il giorno. Un contenuto che si sposa alla perfezione con la forma incalzante e ansiogena della musica.
"Paco the Burger", il pezzo più punk rock, parla di un ragazzo che bussa alla porta di una grossa azienda e, dopo una lunga sequenza di strette di mano, viene finalmente accettato e accompagnato alla sua postazione. Solo che la postazione è un tritacarne, dove viene gettato prima ancora di accorgersi di cosa stia accadendo. Una canzone con un insight che arriva dritto allo stomaco (credo che chiunque si sia sentito carne da macello, in alcuni momenti della propria vita lavorativa) e che rivela l'animo più schietto e ribelle del gruppo.
La sezione ritmica, cupa e serrata, è il cuore della musica dei Calamari Giganti, accostata magistralmente alle chitarre acustiche. Ma anche il cantato è bellissimo, dalla sensualità spiccata e allo stesso tempo fermo e netto sulla musica. Le storie che raccontano sono attuali e originali e arrivano con facilità.
In conclusione, davvero una bella sorpresa.
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La recensione Del maiale non si butta via niente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-02-12 00:00:00
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