Modernariato synth-cantautorale
Qualche volta è triste rendersi conto che canzoni di trenta e passa anni fa sono ancora tanto attuali. Non attuali nel senso Genio, canzone immortale che suona sempre come se fosse stata scritta ieri, no, attuali nel senso Madonna che depressione, passano i decenni e qua non cambia niente, dopo trent'anni cantiamo “Quante squallide figure che attraversano il paese com'è misera la vita negli abusi di potere” e “Me ne voglio andare da questo paese marcio che c'ha i buchi al posto del cervello e che vuole mangiare sulle ossa di chi soffre”, e ci accorgiamo che non c'è niente di fuori luogo e fuori tempo in questi versi. Molto triste. Più amena la considerazione che non c'è niente di fuori luogo e fuori tempo nemmeno nelle strumentazioni elettrovintage, che danno a “Bandiera bianca” e “Donna Rosa” quel gusto di contemporaneo nostalgismo – un po' scontato nel caso di Battiato, più personale la rivisitazione vendittiana – che lascia la curiosità di sentire qualcosa di inedito che potrebbe rivelarsi interessante per gli irriducibili del synth-pop.
---
La recensione Bandiera // Rosa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-12-09 00:00:00
COMMENTI