Pop-tenzialità rock unplugged da coltivare
Primi anni dell’università da fuorisede e prime esperienze di convivenza con persone (più o meno) estranee. Occasione importante tra confronto e adattamento alle situazioni, con molte sorprese. Come quell’invito ad una cena tête-à-tête in cui la portata principale si eran rivelati due miseri sofficini bruciacchiati con una indefinita salsa a lato. Son cose che ti porti nel cuore con affetto, ma anche traumi che spiegano la tua incapacità nel fidarti delle capacità culinarie degli altri (e dei tuoi solidi rapporti con i chinese take-away della zona, Mao a parte).
Questa prima prova degli InSoniaRosa, considerata come prodotto fatto e finito, ha un po’ i limiti di quella cena: è fatta con passione, la ascolti con piacere, ti fai magari travolgere dall’impeto all’incresparsi della voce, fissa il suo retrogusto nel ricordo ma, ripensandoci, pur se non così tragicamente, non riesci a nasconderti i suoi limiti. I brani, anche se non particolarmente innovativi, magari ci sono, ma la produzione difficilmente riesce a farli distinguere tra i vari tentativi semi-professionali di presentare un progetto di pop-rock acustico che sia unico, con una propria identità. Le sbavature ci sono e la scelta dei suoni utilizzati non riesce ancora, con questa veste, a far esprimere al meglio quello che questi brani possono offrire.
Per come sono i brani adesso, sono i passaggi più semplici, seppur nell’economia di arrangiamenti di per sé non troppo complessi, quelli che riescono a far trasparire delle potenzialità. Ma si potrebbe anche andare oltre, superare questi stessi brani. Anche se i testi cercano di scavare nell’intimità, per ora rimangono ad un livello ancora epidermico; se invece fossero solo supportati dalle potenzialità interpretative che si sentono potrebbero davvero fare la differenza.
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La recensione Unico Come Gli Altri di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-11-28 00:00:00
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