“Niente” è un progetto realizzato con passione, gusto per il pop anni ’80 di Alberto Camerini e testi scomodi-fastidiosi-di contenuto.
Ascoltare (operazione piacevole) ciò che “Niente” vuole comunicare, significa trovarsi senza sforzo di immedesimazione nel suo mondo, appena accennato ma vivissimo e fatto di eroina e pedofilia (“Hablo Espanol”), ironico feticismo per la biancheria intima femminile (“Mutandine”), vanità modaiola di bassa lega (“Chic boutique”).
L’originalità di scrittura è sostenuta da una programmazione elettronica tendente al minimalismo, che offre un po’ di ristoro dalle iperstrutture armoniche pop e dance comunemente praticate. Più in generale, l’arrangiamento è funzionale alla canzone e scorrevole, e nel contempo gli strumenti sono suonati con cognizione.
”Notre dame de fleurs” risulta forzata per l’utilizzo un po’anacronistico della lingua francese e le citazioni al decadentismo baudelairiano; la scapigliatura italiana avrebbe fatto la sua altrettanto porca figura. “Non trascinarmi nei meandri del tuo disequilibrio” è un eccellente titolo, con nessuna corrispondenza al brano relativo; suona infatti come un tentativo di elevarsi stilisticamente dalla forma canzone pop. Non ne vedo la ragione stanti gli eccellenti risultati di “Chic boutique” e “Freakbeach”… mah!
Il remix di “Mutandine” a cura di Skarraphon-X si lascia ascoltare.
Qualche stralcio significativo: “…è bello divertirsi la notte all’Idroscalo, adesco un dodicenne…”, “…guarda questi freak, si veston male, voglio una boutique originale…”, “…in bilico sul filo proiettate nell’asciutto futuro, mutandine…”, “…passami l’abbronzante e quel litro di vino…quella roba gialla è sabbia o vomito?...”
Comunicare se stessi è tanto compito artistico quanto esigenza umana per il musicista. Niente riesce ad assolvere a tale compito risultando piacevole; ecco perché ascoltarlo.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-02-05 00:00:00
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