Innanzitutto un applauso alla scelta intelligente e decisamente poco comune tra i gruppi cosiddetti ‘emergenti’ di inserire nel demo soltanto tre pezzi, tra l’altro anche abbastanza eterogenei.
Così l’omonimo lavoro degli Stop? si distingue anche per la buona qualità dei suoni e la cura degli arrangiamenti, in particolare delle chitarre, anche se a volte proprio queste ultime danno l’impressione di essere eccessivamente appesantite da troppi effetti. Il primo pezzo “Liberi nel vuoto” porta alla mente le atmosfere dei Radiohead di “The bends”, in particolare nelle parti strumentali, con la batteria che pesta e le chitarre al limite della saturazione. Non male la linea melodica della voce, anche se le parti in falsetto ricordano in maniera quasi imbarazzante il cantante dei Muse. “Odore” è invece una dolce ballata romantica che si apre con un arpeggio di chitarra e una melodia entrambi molto belli... purtroppo poi il pezzo si trasforma e si perde tra ruffiano pop radiofonico e di nuovo echi dei Muse. Il terzo e ultimo brano, “Persi”, si avvicina invece per certi versi (e con le debite proporzioni) alla musica di Jeff Buckley o, per restare in Italia, di Marco Parente. In questo brano è la voce ad osare decisamente di più rispetto ai pezzi precedenti con una melodia più ricercata e personale, meno immediata probabilmente, ma è da qui che consiglio agli Stop? di ripartire per la loro produzione futura.
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La recensione demo ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-02-05 00:00:00
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