Attendibilità melodica alla ricerca delle parole
Un disco che può permettersi di ignorare la velocità e la fretta delle giornate più stressanti, per elaborare pensieri che girano all’infinito fino a trasformarsi in melodie leggere e regolari. Emozioni piccole, delicate che sciolgono ogni resistenza fino a scavare nicchie nascoste tra gli interstizi profondi dell’anima. Non si sottrae al gioco istintivo di trasformare i suoni in canzoni, di riferire storie sghembe e aggraziate, di ridere su pasticci e malumori, il nostro cantautore torinese dal passato punk. E oggi cambia pelle per richiamare a sé un po’ di Capossela, Mannarino, Cocciante mostrando una fonogenia musicale variegata e piuttosto solida ma che non convince troppo nell’efficacia espressiva del songwriting.
Così suona un pop folk rock delicato, dalle note indolenti ("Ora che") e dalle ironiche suggestioni di liquoroso divertimento in mezzo alle amarezze della vita ("Tirammo a campari"); e mentre l’allegria di una sagra paesana ci avvolge e ci travolge nel vorticoso balzare di giovani piacevolmente avvinazzati ("E perché no!"), le note di un pianoforte ci conducono verso quel gusto di malinconia e polvere che rende aspri e confusi ("Vita"). Le topsongs dell’album si fanno portavoce di un energico vivere su modelli artistici presi a riferimento e interiorizzati senza sbavature. Una dichiarazione di passione musicale convinta e sentita.
Rimane tuttavia l’idea di avere in mano un germoglio che potrebbe crescere bene se venisse meglio curato. Da perfezionare parole e testi per generare uno splendido fiore. Se venga colto o meno dipenderà dal gusto dell’ascoltatore che di sicuro apprezzerà il variegato cromatismo sonoro di piacevoli melodie emotive.
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La recensione Buongiorno Mondo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-08 00:00:00
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