Una band che ammicca al grande pubblico, pensando più al lavoro di altri che non al proprio.
Quello degli Aria Zero sembra quasi un progetto costruito ad hoc per ottenere un buon successo commerciale. E’ il classico pop-rock all’italiana il loro. Suonato bene per carità, infarcito qua e là di chitarre heavy, tastiere e synth che rivelano un vano tentativo di avvicinarsi ai Muse. Ma alla fine si rimane sempre nell’ambito del più tradizionale pop-rock italiano. In effetti Bellamy & soci si rivelano come un punto di riferimento per il quintetto fiorentino, il quale però strizza parecchio l’occhio a sonorità mainstream. Se l’obiettivo è ottenere una buona rotazione nei circuiti radiofonici, canzoni come “Angelo” e “Oltre il cancello” potrebbero centrarlo in pieno. Ben costruite attorno a melodie accattivanti e dotate di un buon tiro. Ci credono abbastanza e non si abbattano anche quando la metà sembra ancora lontana. “Si, io sono ancora qua ed urlo la mia verità” ansima il cantante nella sdolcinata ballata “Irrangiungibile”, ma quanto ad identità non ci siamo proprio per niente. Addirittura i nostri arrivano a scopiazzare un riff al Liga nazionale in “Saremo gli ultimi”, con scarsi risultati. Nel loro esordio gli Aria Zero ammiccano al grande pubblico, seguono di pari passo il percorso tracciato da chi il successo già lo ha ottenuto e ci mostrano poco di loro stessi. Di questo passo emergere sarà un'impresa alquanto ardua.
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La recensione Oltre il sogno... di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-11-06 00:00:00
COMMENTI (1)
Bravi ragazzi! Il cd suona bene per davvero. Fra le influenze aggiungerei senz'altro I Metafonia...