Dell’albero cominciano a vedersi le prime foglie, c’è attesa per i frutti
Le radici del progetto sono già state poste dalla Trafficlightsorchestra in “Many Worries 1”. Questo invece è “Many Worries 2.0” che, pure se sembra l’evoluzione di un sistema operativo, è in realtà il seguito del primo disco, il secondo EP dei quattro in uscita quest’anno per un albero che deve essere coltivato e curato per crescere.
Il sound è coerente con quello del disco precedente, semplicemente perché questo è il loro modo di fare musica. Dominano i suoni grezzi e lo-fi, arricchiti con fiati che rendono la Trafficlightsorchestra più simile a una vera e propria orchestra.
“Un secret pour grandir” è il brano più importante dell’EP. Contiene il segreto per la crescita e sembra dedicata al progetto di albero di cui ancora non si conosce lo sviluppo. Per questo porta con sé anche incertezza. Poi “Wasted time” si avvia verso il jazz, con il piano che si fa sentire; “Ivre pour vivre” torna ai suoni più grezzi e al piano aggiunge pennellate di chitarra.
Allora “Many Worries” nella sua totalità è anche un percorso di vita, perché qui, come nella vita, si fanno delle scelte che non si sa dove porteranno. Solo alla fine si può rivedere e giudicare il passato. Dell’albero sono state poste le radici, sembra che ora se ne vedano anche le prime foglie, ma bisogna ancora aspettare per vedere rami solidi, fiori e frutti.
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La recensione MANY WORRIES 2.0 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-06 00:00:00
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