Un Ep brutto, ma con dei barlumi di lucidità: bisognerebbe rivedere le priorità e lavorarci su
I momenti migliori di questo primo EP dei Keen8 sono quelli in cui si danno una calmata. Per esempio il brano "People" è gradevolmente vicino a certe intuizioni pop strappalacrime dei Kings of leon, l'arrangiamento con gli archi è piuttosto curato, la coda strumentale post-rock è accorata e appassionante, per quanto ricordi a livello melodico altre centinaia di canzoni post-grunge dei primi 2000.
Stesso discorso per il finale di "Phedra", di cui però la prima parte è poco convincente a causa di un evidente problema di interplay tra i musicisti, ma il brano "Hang your world" è una brutta scopiazzatura degli Smashing pumpkins. Per niente ispirata e con i riff di chitarra tamarracci, proprio stona con il contesto, e la voce imita quella sensuale cattiveria del Corgan di "Ava Adore", tanto per capirci. Talmente brutto che poco meno di cinque minuti sembrano almeno dieci, e la voglia di skippare è forte.
Meno male che ho resistito, perché il brano che viene dopo è ancora peggio. "Walking?", ritmo inspiegabilmente in levare, un timbro di chitarra asciuttissimo che niente ha a che spartire con i tre pezzi precedenti, sembra di sentire suonare un'altra band e un altro disco. Il coro strizza l'occhio al brit-pop inglese, e a metà brano la canzone si trasforma prima in una tessitura post-rock, poi in un finalone di rockaccio sporcaccione.
Peccato, perché qua e là si scorgono barlumi di una capacità di scrittura non originalissima ma piacevole. Rivedere le priorità is the way.
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La recensione My first tape EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-11-19 00:00:00
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