L'aria che si respira durante l'ascolto di “Back Into the Sinkin Ship” è quella delle steppe polverose e sconfinate di un qualche paese sperduto dell'America, quella dai paesaggi solitari e mozzafiato. I Jarred, the Caveman sono riusciti a confezionare cinque tracce folk con riflessi country di tradizione statunitense, che ricordano proprio questo immaginario, sospeso fra suggestioni del passato e attualità.
I brani sono curatissimi, all'interno dei quali la parte strumentale, chitarra in primo piano, contrabbasso e percussioni da sfondo, si adattano perfettamente alle parole e alla voce di Alejandro Baigorri, profonda e rassicurante. La bravura di Baigorri sta anche nel saper alternare dolcezza e veemenza attraverso la chitarra acustica, puntando su linee sorprendentemente nitide e prive di arzigogoli, donando il giusto movimento a ogni singolo pezzo. “Battering Ran” è il brano più patinato e ricercato ma è sicuramente la ballata più avvincente e affascinante, chitarra pizzicata dolcemente e voce cavernosa quanto basta ne enfatizzano completamente la portata e l'intensità emotiva, gli arrangiamenti arricchiscono e completano perfettamente la linea vocale, un bel pezzo davvero.
Pur essendo un buon esordio, un bel biglietto da visita da conservare, nel complesso è ancora un po' troppo vicino a qualsiasi cosa attualmente sentita all'interno del genere di riferimento, manca quel piccolo passo in più per lasciare il segno.
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