Esordio di una cantautrice folk alla Joni Mitchell: fresco, ma ancora poco incisivo
Neve su di lei è lo pseudonimo di Marcella Garuzzo, cantautrice genovese che pubblica quest'anno il suo esordio "Cerco la bellezza". Chitarra acustica e voce, voce e chitarra acustica. Ogni tanto, piccoli cenni di archi, fiati e poco altro.
L'atmosfera è da folk al femminile made in Usa, anni '60/'70. Per intenderci, Joni Mitchell, per l'attitudine intimista, Joan Baez, per il cantato un po' da usignolo. Tra i brani migliori spiccano "Lady oltremare", movimentata grazie alle percussioni, e il singolo "Cosa sono io?", in cui l'arrangiamento si arricchisce e comincia ad abbracciare suoni addirittura più indie. E in parte anche la track d'apertura, "La mattina nel quartiere dei fiori", abbastanza convincente nelle varie strofe: introduce l'ascoltatore al mondo di Marcella, una Memole in un mondo incantato fatto in parte di folletti, fiabe, oleandri e viaggi. Pronto, però, a disincantarsi in fretta, allo scontro con la dura realtà.
A parte queste due/tre piccole perle, il disco di Neve su di Lei non riesce ad andare molto oltre la sufficienza. I brani sono molto statici, un po' ripetitivi, sembrano non decollare mai. Un effetto amplificato dalla lunghezza dell'album, ben dodici brani. Inoltre, in qualche punto i testi (tutti in italiano) non calzano bene sulle melodie. E il cantato, per quanto fascinoso, resta imprigionato nei continui passaggi tra voce di testa, con tantissima aria in mezzo, e voce (quasi) piena. Il risultato è un fraseggio vocale poco incisivo, che al quarto ascolto non riesce ancora a far breccia.
In sostanza, un esordio che contiene qualche piccolo seme su cui lavorare per il futuro. Ma da cui traspare chiaramente che la strada da fare è ancora parecchia. Ci vogliono tanta originalità e canzoni che riescano a camminare sulle proprie gambe per rendere accattivante un genere - il folk cantautoriale più "slow" - in cui la concorrenza è agguerrita e che ha già dato tanto, ad appassionati e non. Dunque, per far germogliare il talento bisognerebbe osare un po' di più: andare a pescare nuovi suoni e colorire le singole melodie potrebbe essere già un buon punto di partenza.
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La recensione Cerco la bellezza (2013) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-29 00:00:00
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