"…purtroppo le occasioni per i gruppi come il nostro di promuovere i nostri lavori sono veramente poche…". Com'è vero, quello che si legge nel flyer degli Huge, ensamble familiare di Orosei in provincia di Nuoro, nella Sardegna forse più verace, più autentica. Ma la musica etnica qui non c'entra, Huge è l'aggregazione di tre cellule sparse, tre fratelli che hanno assorbito esperienze diverse, ciascuno per suo conto, prima di ritrovarsi in uno studio a registrare assieme: Tore ha vissuto a Londra, e se ne porta dietro gl'influssi musicali più diversi, Ciriaco ha suonato nel giro blues della scena milanese, Franco ha peregrinato in tanti gruppi funk. Poi, nel 1990, "abbiamo deciso di riunirci per dar vita ad un progetto che accomunasse tutte le nostre esperienze passate". Il progetto ha poi partorito quattro lavori, ultimo dei quali questo "Spirit", mini con 4 tracce che oscillano tra dilatazioni oniriche e un po' visionarie, sulla scia degli ottimi quanto misconosciuti King Cobb Steelie, e momenti più tirati e nervosi. Ascoltando il disco, inoltre, la miscela di psichedelia e funk proposta dai nostri tre fratelli riporta a volte alla mente atmosfere incontrate nel primo dei Mad Season. Stupisce la qualità della produzione, pulita e bene bilanciata, e convince la perizia con cui Tore si muove al basso, Ciriaco alla chitarra e Franco alla batteria. Una disinvoltura che farebbe piacere ritrovare anche nei testi, resi in inglese, ma non sfruttati a dovere. Io, poi, se posso dare un consiglio, suggerirei a Tore di puntare di più sulla voce: ce l'ha bella, e quando mette il turbo alle corde vocali, tutto il potenziale viene fuori. Insomma, ragazzi, coraggio: siete bravi, potete diventare bravissimi.
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La recensione Spirit (MINI-CD) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-01-15 00:00:00
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