Disco della rabbia e dell'indignazione. Speriamo non sia fine a se stesso
Ascoltare “Intignato” dei Canebianco è come passare una serata tra amici, seduti su un divano tra birra, bicchieri di vino e sigarette, dove alla fine inevitabilmente si comincia a parlare di politica. Il risultato di quelle discussioni è il disco intero e questo è il suo pregio e difetto.
Se si potessero sentire all’unisono gli undici brani costituirebbero un solo grido indignato, disperato e rabbioso contro l’indifferenza. È il disco della nostra epoca, ne attesta le difficoltà e la sfiducia, vorrebbe afferrare il collo della camicia e cominciare a strattonare uno per uno tutti quelli che incontra, gridandogli in faccia di svegliarsi e di reagire. È chiaro che lo scopo non sia quello di mettere in mostra le capacità dei musicisti, ma piuttosto quello di far passare attraverso la musica un messaggio preciso di “ribellione”.
“Le regole del gioco” mette subito in discussione i princìpi di una società che evidentemente non funziona e canta la necessità di “bruciare le regole del gioco” per riprendersi la propria autonomia. Musicalmente si muove veloce con la batteria ritmata che non si ferma mai. “L’ubriaco” è più melodica e quasi folk, e se Baudelaire diceva che bisognava sempre essere ubriachi “per non sentire l’orribile fardello del tempo”, per i Canebianco l’ubriachezza serve ad essere autentici, perché l’ubriaco se ne frega del buon senso, dice tutto quel che pensa. “Se fossi” attira subito l’attenzione perché sembra di ascoltare “Smells like teen spirit” dei Nirvana in versione acustica e al rallentatore, con un testo adattato al resto del disco, è un modo per immaginarsi in una posizione importante e poter sovvertire i luoghi comuni (se fossi Dio abolirei le religioni o le rockstar le manderei tutte in miniera a lavorare), ma la ripetizione di sex, drugs and rock ‘n’ roll la conclude nel modo più banale possibile. “Social network” è un invito a ritrovare i rapporti più autentici uscendo dalla rete. “No time” è diretta agli indifferenti finalmente in modo più eloquente, perché l’esperienza ci ha insegnato che chi sbaglia ci ha provato, ma chi aspetta vegetando resta immobile a digiuno, è bisogno di agire e di farlo subito, di non restare a guardare. “Tempi duri”, lo dice il titolo, sono tutte le difficoltà di vivere nell’epoca moderna, dove non c’è più l’allegria, non c’è più fantasia. L’apertura alla speranza in un’era nuova arriva in “Dissento”, ma il cambiamento si realizza solo con l’azione (“Sveglia”).
Insomma i presupposti non sono malvagi, c’è il contenuto e c’è anche una forma musicale tutto sommato piacevole. La cosa importante però è che quelle inutili chiacchiere tra amici si traducano in qualcosa di concreto e tangibile. Troppo spesso dopo una serata di discussione si ritorna alle solite abitudini quotidiane. Chissà se sarà così anche dopo aver ascoltato questo disco...
---
La recensione INTIGNATO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-18 00:00:00
COMMENTI (11)
Veramente un bel cd, si sente che è cantato con il cuore e la rabbia di un mondo ingiusto! Un gruppo ver. Bravi ragazzi continuate così.
... molta persone oggi suonano o tentano di farlo perché suonare una chitarra ed avere un microfono in mano fa figo, molte persone quando suonano lo fanno per mettere in mostra ciò che realmente non sono, per creare di se stessi l'immagine la società richiede ... i Canebianco si differenziano per questo ... loro suonano per il loro amore verso la musica, perché della musica non possono farne a meno, perché la musica scorre nel loro sangue ... e le loro idee non si differenziano a seconda del posto in cui si trovano, ma le loro idee sono sempre le stesse dentro e fuori il palco ... questo li rende autentici e veri ... questa è la loro musica!!!!....
ascoltare Canebianco in generale "INTIGNATO" in particolare, non e' mai un semplice ascolto, ma e' condividere un sogno iniziato anni fa e che forse non terminera' mai ma sara' ugualmente indimenticabile perche' indimenticabili sono gli elementi che lo compongono: musica amici idee, tutti riuniti in un unico viaggio
Penso che l'arte sia l'unica "cosa" che possa veramente far fare passi da gigante allo spirito umano e questo Max lo sa bene ;-) , i Canebianco sono sinceri sia dal vivo che su disco e meritano tutta la mia stima,voglio veramente sperare che in questo nostro nuovo medioevo almeno solo una nota di questo lavoro possa veramente fare vacillare le certezze di tanti sul delirio sociale che stiamo vivendo,e che la musica per loro sia sempre : se fossi Dio abolirei le religioni e le rockstar le manderei tutte in miniera a lavorare
^_^
"Io nacqui nella prateria dove il vento soffiava liberamente e dove non c’era nulla a bloccare la luce del sole. Io nacqui dove non c’erano recinti e dove ogni cosa respirava liberamente. Io voglio morire là, e non dentro questi
muri." (Dieci Orsi Comanche)
^_^
Questo cd è il frutto di un lungo percorso musicale che ha segnato tecnicamente il gruppo che veicola un forte messaggio sociale e musica in pieno stile rock. Gran cd e posso assicurare, grandi live dei CANEBIANCO!
CHE DIRE I MIEI AMICI CANEBIANCO A DIR POCO STREPITOSI E ABBIAMO AVUTO LA FORTUNA DI SENTIRLI SUONARE AL NOSTRO LOCALE THE CRASH
GRANDI GRANDISSIMI
Rispecchia in pieno la vita di ognuno di noi, chi più chi meno abbiamo tutti una parte di noi in questo disco...autentico é anche troppo limitato come termine ... Io userei " VIVO "!!!! Complimenti ragazzi!!!
Bella recensione. I Canebianco sono autentici, veri, questa è una delle caratteristiche che li contraddistingue dal resto. E sono bravi, bravissimi. Il loro indignarsi non è il blablabla della solite chiacchiere da bar, la rincorsa al successo facile o agli applausi scontati (che di solito becca chi dice "no" perché dire "no" oggi, e da sempre, fa figo). Il loro è piuttosto un urlo deciso e reale, sincero, convinto, viscerale. Ascoltando "Intignato" ti arriva subito. Gente che crede e applica quello che suona, perché quello che porta live, altro non è che la sua vita, quella vera.
Un in bocca al lupo grande grande grande ai Canebianco, vi meritate il meglio (e l'avrete, ne sono sicura).
Noemi
Conosciamo questo gruppo da diversi anni ed il valore che più li rappresenta è l'autenticità. Hanno fatto un percorso lungo decenni passando attraverso diversi generi musicali mantenendo intatto l'approccio sincero ed rispettoso verso l'arte che usano per esprimersi.
Sono un esempio per molti.
ORDEM E PROGRESSO