….la stanza si riempie di colori aspri, suoni dissonanti e convulsi si arrampicano sulle pareti, una voce stridente e spocchiosa mi trascina in un mondo malinconico e visionario, ipocondriaco teatro di deliri post-industriali…..
La fiamma catartica si consuma in sette minuti: il tempo che “06/12/02”, demo dei milanesi ZiDima, impiega per completare la sua forsennata corsa all’interno del mio lettore cd.
Il pezzo d’apertura del disco è un lampo che proietta atmosfere acri e grezze; la sezione ritmica cesella un sound dilatato ed onirico tra le cui pieghe si fa largo la spigolosa voce di Manuel Rastaldi che declama una torbida ‘litania’.
L’ipotetico lato b propone “Chéri” che si consuma tra lampi di genialità ed oscure scelte stilistiche. Le due parti estreme del brano (apertura e chiusura) sono straordinarie, permeate da una seducente luminosità irradiata da una lirica delirante e da affascinanti artifici sonici.
Il nocciolo centrale è un cono d’ombra a causa di alcuni inserti che sembrano la sbiadita fotocopia di una canzone dei Marlene Kuntz.
Due brani sono poca cosa e sicuramente non descrivono in maniera nitida il talento e le velleità artistiche di una band; “06/12/02” dimostra comunque che i ZiDima sono i grado di marchiare con un gusto personale gli stilemi di un rock tagliente ed evocativo (a parte l’infelice parentesi di cui si parlava sopra) e quindi in attesa di un lavoro sulla lunga distanza possiamo considerare questo mini come un positivo debutto, un mattoncino su cui edificare una carriera dignitosa e soddisfacente.
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La recensione 06/12/02 (single) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-02-11 00:00:00
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