secondo appartamento Secondo Appartamento 2013 - Pop, Folk

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Folk pop e cantautorato d'ispirazione nordica, con cenni indie. Carino ma alla lunga noioso

Un po' Mumford&Sons, un po' cantautori nuova scuola (Brunori, Dente etc etc). I Secondo Appartamento sono una band toscana, con due voci: una maschile e una femminile. Esordiscono con questo album omonimo, in cui presentano 11 canzoni. Ballate folk pop, con un accento particolare su liriche narrative che spesso fanno passare la musica in secondo piano, raccontando storie di vite di ordinario disagio.

Le cavalcate da folk inglese con gli archi si sentono già nella track d'apertura, "Tutto bene", canzone che parla anche della crisi, delle tasse, dei mutui da pagare. Un filo più pop melodica "La signora dei tarocchi", mentre appena si arriva a "Bambù" compare anche la dolce voce femminile, in una ballata quasi cavalleresca e "fantasy". Cenni indie si intravedono in "Però sarei un signore", disilluso sguardo sul mondo, mentre in "Hotel Brescia" si affronta anche il tema dell'immigrazione. Ritmi più sostenuti si ascoltano in "Jebbestia", un brano su si balla (ci si immagina) ai live. Si chiude, poi, con il mood romantico di "La strega e l'innocante", canzone che non brilla di originalità ma che ha il suo fascino.

Nel complesso, un buon esordio, ben inquadrato nel genere che la band toscana ha scelto. Ma il problema del disco è forse una pesantezza di fondo che lo rende un po' piatto, senza colpi di fulmine improvvisi. Ci si innamora solo un po' all'inizio, poi ci si stanca. Per funzionare davvero, invece, l'innamoramento va sostenuto e alimentato.

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La recensione Secondo Appartamento di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-01-10 00:00:00

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