Elettronica vecchia e nuova convivono. Un disco per gli amanti del genere
Una colonna sonora di un film di fantascienza della seconda metà degli anni '80 ("However") con magari un cameo di Sakamoto ("Back Again") rapito in un pianeta il cui capo è Vangelis ("Conscious dichotomy"), il tutto supervisionato dai Tangerine Dream ("Feeling The Same"). Un tuffo nell'elettronica che fu, quella divertente, quella analogica, quella più intellettuale. E non c'è solo il passato in questo disco, alcuni elementi rimandano all'attuale scena tedesca ("Sasha Funke") o a certo electro pop anglosassone ("Pet Shop Boys") soprattutto nella seconda metà del disco, dove entrano le voci e i bpm si accellerano, rendendo il tutto più radiofonico ("Lunar Storm").
Un ottimo esperimento, riesce nell'ardua impresa di essere colto e pop allo stesso momento, il tutto senza stufare o senza risultare obsoleto. Certo, non potrà piacere a tutti, tutt'altro, saranno in pochi ad apprezzarne in pieno le caratteristiche e peculiarità, ma per i fan del genere sarà un piacere.
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La recensione Secret Box di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-21 00:00:00
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