Bagnatevi la testa, mettetevi gli occhiali da sole, copritevi il volto con un foulard. Fatelo in fretta perché l’attacco di “As Loud As Hell” è come un forte vento desertico e torbido di sabbia, vi scuoterà e difficilmente sarete in grado di opporvi resistenza. I Neko At Stella sono in due e vengono da Firenze. Amano il blues, lo stoner, il rock’n roll, ma soprattutto sanno suonare alla grande. Preparatevi quindi ad accogliere riff rocciosi, e massicci, sotterrati da granitiche distorsioni nelle quali psichedelia e noise-rock si scontrano alla pari.
Non pensate però ad un sound piatto che viaggia verso un'unica direzione. Il combo toscano mostra aperture che conducono ad ulteriori ambienti sonori, senza però allontanarsi troppo dal proprio punto di partenza. Troppo facile pensare solamente ai Kyuss e ai The Black Keys. In queste undici tracce c’è anche dell’altro. Si sogna sulle sfumature shoegaze della bellissima “Joy”. Si salta al ritmo del grunge primordiale ed irriverente di “Now I Know”. Se poi è proprio il blues che cercate, allora non avete di che lamentarvi. Tra la seducente “Disillusion”, la prepotenza di “Psycho Blues” o le suggestioni southern di “The Flow”, ce n’è veramente per tutti i gusti. Inoltre il cantante/chitarrista Glauco ha una gran bella voce. Un timbro caldo, profondo, intenso.
A volte viene da pensare ad un incrocio tra Jeff Buckley (specialmente nel country gospel di “Like Flowers”) e Layne Stanley. E sono accostamenti che seppur scomodi ci stanno tutti. Sarà quindi anche merito dell’ottimo lavoro in sede di registrazione (Matt Bordin dei Mojomatics al missaggio e Carl Staff al mastering), però il disco d’esordio dei Neko At Stella è veramente notevole. Un lavoro di qualità, che si ascolta e riascolta con piacere. Merita la vostra attenzione.
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